Rendere in modo semplice, ma efficace, un omaggio ai caduti di Nassiriya. Rendere omaggio alla coralità di un'appartenenza nazionale. Rendere omaggio al luogo in cui il monumento è destinato, entrando in dialogo simbolico con il suo paesaggio, la celebrazione dell'avvenimento e il suo stato attuale. Rendere, quale "memento", l'evento doloroso cui quelle vite e con esse tutta la nazione sono legate da sempre. Il monumento, nella sua semplicità visiva, è la sintesi progettuale della complessa interazione tra concept (ideazione), disegno plastico (opera scultorea), problematiche architettoniche (design), illuminotecnica (lumeggiature pittoriche e luce). Il gruppo di progettazione la considera un'opera collettiva, in cui l'aspetto principale e fondante rimane l'idea scultorea che è alla base del lavoro. Il libro della vita è il libro della genesi, è la Bibbia, il Corano, l'Atorah. Il libro della vita è il codice dei diritti umani, è la costituzione repubblicana, le tavole della legge, Che siano costituiti di sacre scritture o di principi laici, i libri della vita sono fatti di uomini, di generazioni, di epoche, e sono luoghi di una sacralità religiosa o laica cui l'umanità tutta è usa fare riferimento. Il libro della vita è la nostra speranza, il nostro "ordinamento", il luogo da cui tutto trae origine e a cui tutto torna, inclusa la vita stessa. Per onorare i principi del libro della vita, nella laicità dello stato come nella valenza religiosa, generazioni di uomini e di donne hanno fatto sacrificio della propria esistenza a servizio di questa solennità, che è, e rimane, solennità di speranza.